domenica 21 ottobre 2007

Alex contro tutti

Prima dei Mondiali del 1998 Alessandro Del Piero era considerato uno dei giocatori più forti al mondo, rispettato anche dai non-juventini. Dopo quell’estate però è cambiato tutto. Dopo la traversa di Di Biagio ai rigori contro la Francia è successo l’inenarrabile… Da un momento all’altro quasi tutto il mondo calcistico gli si è messo contro: tifosi avversari, parte dei tifosi juventini, gran parte dei giornalisti, alcuni allenatori, alcuni dirigenti…
Ma dov’è che ha sbagliato Del Piero? Quali sono questi gravi errori che ha fatto? Cos’è che non gli si può proprio perdonare? L’aver giocato male contro la Francia nel ’98? I goals sbagliati nella finale di Euro 2000? Il fatto di non riuscire a giocare da centrocampista in Nazionale? Il fatto di giocare nella Juve? Cosa?!
I tifosi avversari non l’hanno mai amato e questo è normale, ma c’è un limite a tutto. Non può essere accusato di ogni cosa. Non si può dire che la Nazionale non ha vinto niente prima del 2006 per colpa sua. Agli Europei del ’96 ha giocato solo 45 minuti da centrocampista. Ai Mondiali del ’98 è vero ha giocato male contro la Francia, ma non mi pare che gli altri abbiano fatto meglio e se non era per Pagliuca perdevamo “tanto a poco”… e poi non mi pare che i rigori li abbia sbagliati lui. A Euro 2000 ha sbagliato due goals davanti a Barthez ok…ma vogliamo parlare di Albertini che a pochi secondi dalla fine invece di spazzare tenta un dribbling al limite dell’area perdendo palla e causando il goal di Wiltord?! O di Cannavaro che nella stessa azione si fa un gran dormita?! O di Toldo che si fa passare la palla sotto al corpo?! Sennò parliamo del piazzamento della difesa sul goal di Trezeguet lasciato completamente solo in area! Questi giocatori li perdoniamo?! Com’è per loro vale il “motto” che il calcio è un gioco di squadra e “si perde e si vince tutti insieme”?! Dei Mondiali del 2002 non voglio neanche parlarne… non posso pensare che Trapattoni, invece di far giocare un Del Piero in gran forma, versava l’acqua santa e chiedeva alla squadra di fare catenaccio per difendere l’1-0 (l’1-0 per gli avversari, ovvio). A Euro 2004 il Trap ha sfornato un’altra delle sue geniali idee schierando un Del Piero reduce da un infortunio prima da ala e poi da trequartista. E arriviamo ai Mondiali 2006 dove Del Piero ha giocato poco e pure da centrocampista! E nonostante il suo impegno in un ruolo non suo, il goal che ha chiuso la partita contro la Germania e il rigore realizzato nella sequenza contro la Francia…si è beccato la solita dose di critiche, e perché poi? Perché non ha giocato bene contro l’Australia! Veramente in quella partita ha toccato tre palloni e li ha messi tutti e tre in bocca a Toni e Giardino che se li so cagati alla grande. Adesso per Del Piero il capitolo Nazionale sembra finito e questo lo dobbiamo a Donadoni (che sta là solo perché è amico di Albertini) che ha insistito nel schierarlo da ala e che non lo ha più convocato dopo che Del Piero gli ha detto che non vuole giocare in quel ruolo. Beh i tifosi italiani ora possono essere contenti nel vedere in Nazionale grandi campioni come Di Natale, Iaquinta e Quagliarella! L’astio verso la bandiera di una squadra nemica ci può stare, ma non l’odio che porta a desiderare che giochi male anche in Nazionale e a critiche esagerate con completa distorsione della realtà! Non si può andare contro le statistiche dicendo che Del Piero ha fatto pochi goals in maglia azzurra (26, non essendo praticamente mai stato titolare) o che in fondo non ha fatto poi così tanti goals nella Juve e che nelle vittorie non è stato protagonista o che segna solo su rigore! A parte che non è vero e poi solo per gli altri tirare un calcio di rigore è “una grande prova di coraggio”?! In maglia bianco-nera ha segnato 218 goals quasi tutti decisivi per i 7 scudetti (7, non 5!), la Champions League, la Coppa Intercontinentale, la Supercoppa Europea, le varie Supercoppe Italiane, la Coppa Italia e il Campionato di B (chi dice che ha fatto 20 goals in B perché è un campionato in cui è facile segnare non capisce un cazzo di calcio).
Purtroppo però a volte le critiche arrivano anche da alcuni tifosi juventini che un momento osannano Del Piero e un altro lo criticano. Non dimenticherò mai i fischi al capitano della Juve nel 2003-2004 da parte dei propri tifosi che non gli hanno perdonato una stagione buia (a causa di vari infortuni) dimenticandosi improvvisamente delle due grandi stagioni precedenti, salvo poi rifarlo diventare il proprio idolo nell’anno successivo quando si erano creati il nemico comune, Capello. Come non dimenticherò la mancanza di comprensione nella stagione più difficile della sua carriera, quella post-infortunio.
Spesso i tifosi pendono dalle labbra di alcuni giornalisti, cioè i giornalisti sfornano stronzate in programmi trash come Il Processo di Biscardi e i tifosi le ripetono a pappagallo. Ci sono giornalisti che hanno fatto delle critiche a Del Piero la base della propria “fama”, vedi Elio Corno che altrimenti non avrebbe visibilità (ovviamente visibilità limitata ai programmi trash grazie a Dio). Si sa che i giornalisti spesso non si fermano davanti a niente, ma a volte bisogna conoscere la propria idiozia e stare zitti, almeno per una dignità personale! Ci sono stati giornalisti che sono stati capaci di dire che Del Piero ha “usato” la morte del padre come scusa per giustificare le brutte prestazioni. Per non parlare poi di quelli che non sapendo più come criticarlo in ambito calcistico si sono buttati sul privato. Ricordo un articolo dell’estate del ’98 pubblicato da uno di quei giornali inutili di gossip in cui si lasciava intendere che Del Piero fosse gay: c’era una foto fatta al mare in cui lui spalmava la crema solare sulla schiena del fratello e c’era scritto qualcosa del tipo “I suoi modi gentili possono far pensare…”. Ora dico io…tutto può essere nella vita…ma vi pare che uno è gay perché mette la crema al fratello?! Ma che cazzo c’ha la gente nella testa?! È proprio vero che quando l’uomo tocca il fondo inizia a raschiarlo.
Anche con gli allenatori non ha avuto molta fortuna… Gli unici a credere veramente in lui sono stati Lippi (alla Juve, perchè in Nazionale…) e Deschamps. Per quanto riguarda la maglia azzurra solo Cesare Maldini ha creduto in lui: Sacchi lo vedeva trasformare in mezza-punta, Zoff lo vedeva in panchina, anche Trapattoni e Lippi lo vedevano in panchina o al massimo come ala e Donadoni l’ha proprio fatto fuori. Per quanto riguarda la Juve a parte Lippi e Deschamps: Ancelotti lo faceva giocare perché era obbligato dalla società, Capello se avesse potuto lo avrebbe venduto al primo offerente e Ranieri boh…vedremo, ma l’aria non sembra buona. Per carità ogni allenatore fa le proprie scelte per vincere ma Capello certe volte sostituiva Del Piero solo per far vedere che lui è un duro e non guarda in faccia a nessuno. La regola di Capello era “se non segna nel primo tempo lo sostituisco” e “se segna…lo sostituisco perché il suo lo ha avuto e bisogna dare spazio agli altri”.
Dopo l’anno in serie B e la definitiva affermazione della sua posizione “dominante” nella Juve sembrava che le “rogne” per Del Piero fossero finite e invece ci si sono messi i nuovi dirigenti juventini a creare problemi che non c’erano. Dopo tutto quello che Del Piero ha fatto per la Juve, dai 218 goals (che hanno portato molti trofei) al sacrificio in serie B a qualsiasi condizione, Secco e Blanc (per far vedere che sono dei dirigenti di polso) volevano fargli un prolungamento di contratto a rendimento! Qui siamo alla follia pura! È vero ha 34 anni e non può fare tutte le partite ma non cammina col bastone! Si dice che non sarà mai più quello di prima dell’infortunio… e grazie aveva 23 anni! E poi quanti dopo infortuni del genere tornano più forti di prima? E comunque c’è da dire che dopo l’infortunio pur avendo perso una certa esplosività ha segnato di più rispetto a prima.
Ora la carriera di Del Piero volge al termine…ma non si potrà godere neanche questi ultimi anni in santa pace perché le critiche fondate sulla fantasia arriveranno sempre, anche nell’amichevole di addio al Calcio.

Beck.7